Nel tentativo di confronto di due categorie generalmente tenute distinte, come la pittura e il cinema, ma accomunati dal concetto esteso di “immagine”, intervengono il regista Silvio Soldini e il critico cinematografico Gianni Canova.
Soldini e Canova si interrogano sul perché il cinema si è il più delle volte trovato in imbarazzo quando ha dovuto raccontare il momento di creazione artistica dei pittori e per quale motivo, in un contesto soprattutto come quello italiano, sia opinione corrente accomunare al cinema la letteratura come arte attigua, focalizzandosi solo sull’aspetto narratologico dimenticando che il cinema è prima di tutto visione.