Carlo Cassola viene ricordato da Giancarlo Ferretti, critico e docente all’Università di Roma, oltre che come scrittore, come uno dei massimi esponenti della cultura disarmista italiana (cosa che lo portò ad un isolamento polemico e battagliero).
Treccani, alla fine della prima traccia, interviene per ricordare l’affetto per l’amico, il suo scontro con Guttuso, i suoi ideali e la sua coerenza.
Infine prende la parola Angelo Gaccione, che fu vicino a Cassola nella Lotta per la Pace; il suo intervento risulta però interrotto bruscamente.