Tavola rotonda dedicata a tre grandi veggenti “rocciosi” italiani: Jacopone da Todi, Michelangelo Buonarroti e Tommaso Campanella, e all’opera a 4 voci ad essi dedicata.
Carlo Bo non ha potuto presenziare per motivi personali; apre il confronto l’ingegnere Vittorio Bellini, organizzatore del lavoro di incisione, il quale ricorda di avere avuto l’idea durante l’esperienza di prigionia nei campi di concentramento.
Il filo che unisce questi tre diversi artisti è proprio la prigionia, tanto reale quanto spirituale.
In seguito Vincenzo Consolo si concentra sulla biografia di Jacopone e sui fatti che lo portarono ad una poesia ardua e difficile.
Infine Giovanni Giudici si sofferma su Campanella e sul suo rapporto con l’opera.
Note: in esposizione tre cartelle di stampe originali di Vittorio Bellini, realizzate in omaggio a Jacopone da Todi, Michelangelo Buonarroti e Tommaso Campanella.