Quinto incontro del ciclo “I poeti di Corrente”.
Gilberto Finzi, critico letterario, parla di Salvatore Quasimodo e del suo rapporto con Corrente (quindi tra gli anni ‘38 e ‘40). In questo periodo egli collabora con diverse riviste, tra cui Corrente di vita giovanile, su cui pubblica poesie e traduzioni.
Saranno proprio le edizioni Corrente a pubblicare “Lirici greci”, una delle opere più importanti della sua produzione poetica.
Finzi sottolinea come il rapporto con Corrente sia da collocarsi in anni di profondo ripensamento per il poeta: tra il 1936 ed il 1942 abbandonerà la strada dell’ermetismo per tornare ad una nuova riconsiderazione del reale.
Hanno contribuito all’avvicinamento con il gruppo di Corrente sia l’elemento di fronda nei confronti del regime fascista, sia l’interesse per l’arte figurativa (che poi lo portò ad avere un sodalizio duraturo con diversi artisti).