11/04/2014
Evento inserito nel ciclo: Antonio Banfi
Tipo di evento: Conferenza
Relatori: Tutti, Minazzi Fabio, Papi Fulvio,

Venerdì 11 aprile ore 17.30

Negli anni Venti e Trenta del Novecento, Antonio Banfi è protagonista a Milano del rinnovamento del pensiero filosofico italiano. Nelle aule dell’Università degli Studi di Milano l’insegnamento di Banfi e del suo maestro Piero Martinetti formano una feconda tradizione di filosofi che sarà poi riconosciuta come “la scuola di Milano”, uno dei punti di riferimento nella storia della filosofia italiana del Novecento. Fra i protagonisti di questa straordinaria stagione della cultura milanese e italiana figurano filosofi come Giulio Preti, Enzo Paci, Remo Cantoni, Dino Formaggio, Mario Dal Pra, Ludovico Geymonat e Fulvio Papi accanto a poeti come Antonia Pozzi, Vittorio Sereni, Daria Menicanti, letterati come Maria Corti, pedagogisti come Giovanni Maria Bertin, studiosi di estetica come Luciano Anceschi, musicologi come Luigi Rognoni.

Antonio Banfi è stato uno dei numi tutelari della rivista di “Corrente di vita giovanile” (Milano, 1938-1940) e della generazione di intellettuali che intorno a quella rivista si formò e portò nella società italiana dominata dal fascismo contributi innovativi e significativi allo sviluppo dell’arte, della letteratura, della politica, fino a schierarsi apertamente contro le scelte del regime.

Fra gli articoli più incisivi pubblicati sul quindicinale fondato da Ernesto Treccani, comparve sul numero 4, anno II (28 febbraio 1939) l’intervento Per la vita dell’arte, nel quale Antonio Banfi affermava:

L’arte è oggi in crisi, come è in crisi la cultura tutta, ma crisi è vitalità più intensa che percorre – come a primavera – le radici stesse dell’essere. L’arte vuol vivere e la vita è una cosa sola con la libertà: libertà intima di sviluppo, possibilità di dare a se stessa le proprie norme, i propri problemi, i propri contenuti e le proprie forme. Da questa libertà assoluta dell’arte dipende la possibilità di scoprire e consacrare in lei la poeticità della nostra vita, che è insieme certezza gioconda e fede creatrice.

Dopo un’introduzione del filosofo Fulvio Papi, il professore Fabio Minazzi relaziona sul ruolo di Antonio Banfi e sulle peculiarità della scuola di Milano.

Fulvio Papi, filosofo, professore emerito all’Università di Pavia, si è occupato di teoria, di estetica, di morale. Ha scritto innumerevoli volumi tra i quali, tra i più recenti, Una biografia impossibile (Ibis, Como-Pavia 2011). Di imminente pubblicazione un suo volume sull’opera filosofica ed economica di Marx.

Fabio Minazzi è ordinario di Filosofia Teoretica presso l’Università degli Studi dell’Insubria e direttore scientifico del Centro Internazionale Insubrico “Carlo Cattaneo” e “Giulio Preti. Si è occupato in particolare della storia del razionalismo critico europeo.

 

Ingresso libero sino a esaurimento posti disponibili.

 

L’iniziativa è organizzata con il contributo della Fondazione Cariplo e rientra nel palinsesto della Primavera di Milano.

 

Scarica l’invito.