Martedì 28 maggio ore 18 Banfi e l’arte contemporanea
Intervengono: Simona Chiodo, Enrico Crispolti, Paolo Rusconi, Sileno Salvagnini, Gabriele Scaramuzza.
Antonio Banfi è stato uno dei numi tutelari della rivista di “Corrente di vita giovanile” (Milano, 1938-1940) e della generazione di intellettuali che intorno a quella rivista si formò e portò nella società italiana dominata dal fascismo contributi innovativi e significativi allo sviluppo dell’arte, della letteratura, della politica, fino a schierarsi apertamente contro le scelte del regime.
Fra gli articoli più incisivi pubblicati sul quindicinale fondato da Ernesto Treccani, comparve sul numero 4, anno II (28 febbraio 1939) l’intervento Per la vita dell’arte, nel quale Antonio Banfi affermava:
L’arte è oggi in crisi, come è in crisi la cultura tutta, ma crisi è vitalità più intensa che percorre – come a primavera – le radici stesse dell’essere. L’arte vuol vivere e la vita è una cosa sola con la libertà: libertà intima di sviluppo, possibilità di dare a se stessa le proprie norme, i propri problemi, i propri contenuti e le proprie forme. Da questa libertà assoluta dell’arte dipende la possibilità di scoprire e consacrare in lei la poeticità della nostra vita, che è insieme certezza gioconda e fede creatrice.
La Fondazione Corrente coglie l’occasione della recente pubblicazione Banfi e l’arte contemporanea, a cura di Sileno Salvagnini, (Napoli, Liguori editore, 2012) che presenta gli atti del convegno organizzato dall’Università degli Studi di Siena alla Certosa di Pontignano nel 2006, per riunire storici dell’arte e filosofi in una tavola rotonda sul pensiero di Antonio Banfi e la cultura artistica contemporanea.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili.
Scarica l’invito e il comunicato stampa.